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venerdì 27 aprile 2012

Test di Rorschach


In psicometria ed in psicodiagnostica, le macchie di Rorschach, così chiamate dal nome del loro creatore Hermann Rorschach(1884-1922), sono la base di un noto strumento (reattivo o test di Rorschach) per l'indagine della personalità. È un test psicologico proiettivo.

L'utilizzo dell'interpretazione di "disegni ambigui" per valutare la personalità di un individuo è un'idea che risale a Leonardo da Vinci e Botticelli. L'interpretazione di macchie di inchiostroera parte integrante di un gioco del tardo diciannovesimo secolo. Quello di Rorschach fu, però, il primo approccio sistematico di questo genere.

[1]Storia [modifica]

È possibile che l'uso di macchie d'inchiostro da parte di Rorschach sia stato ispirato dal medico tedesco Justinius Kerne, che, nel 1857, pubblicò un popolare libro di poesie, ognuna delle quali ispirata a una macchia d'inchiostro creata accidentalmente.[2] Anche lo psicologo francese Alfred Binet ha compiuto esperimenti con macchie di inchiostro utilizzate come test di creatività.[3]
Dopo aver studiato 300 pazienti e 100 soggetti di controllo, nel 1921 Rorschach scrisse il libro "Psychodiagnostik", destinato a formare la base del test, ma morì l'anno successivo, a soli 37 anni. Pur essendo stato vicepresidente della 'Società Svizzera di Psicoanalisi', Rorschach ebbe problemi a far pubblicare il libro, e quando infine ci riuscì, non godette inizialmente di molta attenzione.[4]Walter Morgenthaler produsse nel 1932 una seconda edizione, mentre la prima traduzione in lingua inglese avvenne solo nel 1942, con il titolo Psychodiagnostics: A Diagnostic Test Based on Perception.
Il metodo di valutazione dei risultati del test creato inizialmente da Rorschach fu migliorato dopo la sua morte da Samuel BeckBruno Klopfer ed altri.[5] John Exner riunì in seguito alcuni di questi sviluppi nel comprehensive system (sistema comprensivo), anche in un tentativo di dare ai punteggi un rigore statistico. Il sistema di Exner rimane molto popolare negli Stati Uniti, mentre in Europa si considera spesso il libro di Evald Bohm, più vicino al sistema originario di Rorschach, come riferimento standard, inoltre Dolores Passi Tognazzo in Italia ha fornito notevoli contributi all'approfondimento del test dal punto di vista psicoanalitico e statistico-strutturale.

Descrizione del test [modifica]

Il test si compone essenzialmente di 10 tavole, su ciascuna delle quali è riportata una macchia d'inchiostro simmetrica: 5 monocromatiche, 2 bicolori e 3 colorate. La scelta delle tavole, il loro ordine di presentazione, e le loro caratteristiche formali e contenutistiche richiesero molti anni di ricerche e tentativi da parte di Hermann Rorschach. Le tavole vengono sottoposte all'attenzione del soggetto una alla volta e, per ciascuna e senza limiti di tempo imposto, gli viene chiesto di esprimere tutto ciò cui secondo lui la tavola somiglia.
Pur non esistendo risposte giuste o sbagliate, esse sono normate da un poderoso elenco standardizzato che, secondo i sostenitori del test, ne renderebbe la valutazione attendibile. Dall'interpretazione delle risposte date a ciascuna tavola è possibile - a seconda del tipo di siglatura e di approccio teorico interpretativo - delineare un profilo per attitudini, un profilo di personalità (Sfera dell'Intelligenza, dell'Affettività e del Contatto Sociale) e identificare eventuali nodi problematici del soggetto. È un test molto usato in ambito clinico, e là dove sia necessario esplorare le dinamiche interpersonali.
Al contempo, la definizione stessa di "Test" risulta non essere totalmente adeguata, in quanto come test psicologico presenta scarsissime proprietà psicometriche (statistiche). Si tratta di un Test molto complesso, esso fornisce una descrizione istantanea della psiche del soggetto, relativa al momento in cui viene effettuato ma va interpretato da Psicodiagnosti che abbiano effettuato un training impegnativo (In Italia mediamente è di 3 anni) aggiuntivo alla laurea in Psicologia o alla specializzazione in Psichiatria. Molti studiosi ritengono che il termine più corretto sarebbe quello di "Reattivo di Rorschach", in quanto si vanno ad indagare le risposte soggettive di fronte a stimoli nuovi ed ambigui.
Storicamente sono stati proposti diversi sistemi di classificazione ed analisi per ovviare a queste carenze psicometriche. In particolare, negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni '70 è stato dato inizio a ricerche di validazione sempre più ampie e strutturate, che hanno condotto all'articolazione di nuovi sistemi di "siglatura" (ovvero di strutturazione ed inquadramento categoriale delle risposte qualitative fornite dal soggetto).[6] Solitamente non è categorizzato tra i test psicometrici oggettivi[7]. Pertanto questo strumento viene sempre utilizzato tenendo presente questi limiti; è considerato invece ideale per elicitare delle risposte attraverso l'uso di stimoli ambigui.
Attualmente esistono due grandi gruppi di scuole di "siglatura": quella europea e quella americana (Metodo Exner). Il "Sistema Comprensivo di Exner" ha rappresentato un ampio tentativo di ricondurre il test di Rorschach nell'alveo dell'assessment psicologico di matrice psicometrica, cercando di integrarne le istanze proiettive con una vasta base di dati statistici. È attualmente il metodo più diffuso in ambito anglosassone. Approccio diverso è quello europeo tradizionale che, seppur sempre fondato sui dati normativi statistici calcolati per le popolazioni di riferimento, prevede un maggior spazio per gli aspetti interpretativi e psicodinamici. In particolare, si riconosce una tradizione psicoanalitica e fenomenologica (radicata soprattutto in Francia: il cosiddetto "Metodo Chabert"), ed una detta "Svizzero-Italiana" (Metodo "Bohm/Loosli-Uster/Passi-Tognazzo").
Indipendentemente dall'approccio utilizzato, il Rorschach deve essere sempre applicato con grande attenzione e consapevolezza, e data la sua delicatezza e complessità interpretativa sarebbe consigliabile, per il professionista che intenda usarlo, ottenere preventivamente un'adeguata qualificazione ed esperienza d'uso[8].
L'interpretazione del test di Rorschach non si basa solo sul contenuto della risposta inteso come "che cosa" la persona vede nella macchia d'inchiostro. In effetti, il contenuto rappresenta una parte relativamente limitata di un insieme di variabili più ampio che viene impiegato per interpretare i dati: per esempio, il tempo impiegato dal soggetto per fornire una risposta ad una tavola è significativo (un tempo lungo può indicare "shock"),[9] così come lo sono gli eventuali commenti accessori alla risposta vera e propria.[10]
In particolare, le informazioni sulle determinanti (gli aspetti generali della macchia d'inchiostro che hanno portato alla risposta, come la forma e il colore) e la posizione (quali dettagli della macchia hanno portato alla risposta) sono spesso considerate più importanti del contenuto, pur esistendo indicazioni contrastanti al riguardo.[11][12] L'originalità[13] può essere inoltre considerata un'ulteriore categoria di base.[14]

Il contenuto [modifica]

Il contenuto è etichettato "umano", "naturale", "animale", "astratto", eccetera, oltre ad essere classificato per frequenza statistica (originalità).[15]
Alcuni autori ritengono che, più di tutte le altre componenti del test, il contenuto può essere controllato in maniera cosciente dal soggetto, e può scaturire dai fattori più disparati, il che rende difficoltoso utilizzare il contenuto, svincolato dal resto, per trarre qualsiasi conclusione sulla personalità del soggetto; con alcuni individui, il contenuto è potenzialmente interpretabile in maniera diretta, e a volte è possibile ottenere informazioni analizzando tendenze tematiche che si ritrovano nell'intero insieme delle risposte (cosa fattibile solo quando sono state fornite parecchie risposte) ma, in generale, il contenuto non può essere analizzato fuori dal contesto dell'intero test.[16] Esiste una notevole letteratura scientifica sul Rorschach, o basata sull'uso dello stesso[17].
Può essere utile, in determinati contesti clinici ed in base agli specifici obbiettivi, affiancare al Rorschach anche un altro Test quale un "Inventario della personalità"; ad esempio, la correlazione e il confronto tra test come il Rorschach e il MMPI2 potrebbe aiutare nel fornire un'immagine abbastanza esaustiva del sistema psichico indagato: il Rorschach ne delinea la personalità profonda, il Minnesota rileva l'espressione di essa.[18]

Posizione [modifica]

Le risposte sono generalmente fornite sulla base dell'intera immagine o di un dettaglio (la cui scelta può essere più o meno comune), oppure sullo spazio negativo intorno o all'interno della macchia d'inchiostro.[19]

Determinanti [modifica]

I sistemi di interpretazione e di siglatura includono di norma il concetto di "determinanti", fattori che contribuiscono a far stabilire al soggetto la somiglianza tra la tavola e il contenuto identificativo; essi possono essere rappresentativi di alcune attitudini percettuali di base, mostrando aspetti del modo in cui il soggetto percepisce il mondo. L'opera originale di Rorschach utilizzava solo formacolore e movimento come determinanti; attualmente, un'altra determinante basilare è considerata il chiaroscuro.[20]
La forma è la determinante più comune, e presenta una connessione con i processi intellettuali; le risposte al colore forniscono spesso informazioni sulla vita emozionale. Il chiaroscuro e il movimento hanno storicamente avuto interpretazioni e definizioni ambigue: in origine Rorschach non considerava per niente il chiaroscuro (che non era proprio presente nelle tavole, in quanto risultato del processo di stampa),[21] e considerava solo il movimento in senso letterale, mentre altri gli attribuiscono il significato più ampio di qualcosa che secondo il soggetto "succede" nella tavola.[22]
Più di una determinante può contribuire alla formazione della percezione del soggetto, e la fusione di due determinanti viene registrata, pur tenendo in debito conto quale delle due ha fornito un contributo primario (ad esempio, "forma-colore" implica un controllo più raffinato degli impulsi rispetto a "colore-forma"). In effetti, è dalla relazione e dal bilanciamento tra determinanti che si può meglio inferire la personalità.[22]

Le tavole [modifica]

Gli operatori di salute mentale (psicologi e psichiatri) ritengono necessario mantenere riservate le rappresentazioni delle tavole del Test di Rorschach, in modo da rendere spontanee e senza interferenze pregresse le risposte dei soggetti alla loro visione. Il test si basa infatti essenzialmente sulla risposta "istintiva" del soggetto alla prima visione delle tavole; una precedente visualizzazione delle stesse potrebbe quindi inficiarne la validità, anche con gravi conseguenze a livello peritale o clinico[23].
Questa pratica è coerente con le indicazioni etico-deontologiche dell'American Psychological Association e dell'Ordine Nazionale degli Psicologi italiani, ed è ritenuta indispensabile per preservare l'affidabilità del test. Il test è di conseguenza venduto solamente ai professionisti, come psicologi e psichiatri[24]Inoltre gli esperti Rorschach che ne insegnano il metodo sono tenuti a fornire una 'malleveria' alle librerie che vendono le tavole ai formandi, assicurando che la loro somministrazione seguirà le regole.[senza fonte] Alcune associazioni ritengono che, oltre al riguardo per le tavole in particolare, vada mantenuto "il riserbo assoluto su come si somministra e sul suo significato generale"[25].
Questa linea di condotta etica è stata violata per la prima volta da William Poundstone, con il suo libro Big Secrets nel 1983, dove descriveva i metodi per la somministrazione del test e forniva la sagoma delle dieci immagini ufficiali. In tempi più recenti, le immagini sono state pubblicate su internet. Secondo alcune delle principali associazioni scientifiche ed istituzionali di ambito psicologico (come la stessa American Psychological Association), queste divulgazioni pubbliche, compresa quella di Wikipedia[26], hanno l'effetto di ridurre l'utilità diagnostica di questo test proiettivo verso tutti quegli individui a cui le macchie sono divenute familiari, poiché la loro conoscenza compromette irrimediabilmente l'attendibilità dei risultati[27].
L'International Rorschach Society reclama un suo copyright sulle immagini di Rorschach; questa rivendicazione è oggetto di controversia in quanto le immagini, perlomeno quelle relative alle tavole originali, si trovano in pubblico dominio secondo le norme del diritto d'autore, che si basano sulla data della prima creazione dell'opera e dal tempo trascorso dalla morte dell'autore, avvenuta in questo caso più di 80 anni fa:[28] Hermann Rorschach morì infatti nel 1922, l'anno successivo alla pubblicazione del suo classico volume "Psychodiagnostik" (che raccoglie i risultati degli anni di sperimentazione con diversi set di macchie e gli esiti delle ricerche svolte con i suoi pazienti). L'editore svizzero originale delle tavole, Hogrefe & Huber, che ha rinnovato il copyright nel 1994, ha depositato il nome "Rorschach" come trademark registrato[29].
Secondo i sostenitori del test, al di là delle questioni legali, sarebbe opportuno che le Tavole venissero utilizzate solo dagli esperti: chiunque potrebbe avere bisogno di questo Test, in quanto averne un'esperienza in maniera scorretta potrebbe invalidare seriamente la possibilità di diagnosi.

Il metodo Passi Tognazzo [modifica]

Dolores Passi Tognazzo, Docente Emerito di Teoria e tecniche dei test di personalità presso la Facoltà di Psicologia di Padova, ha elaborato un metodo di interpretazione del Rorschach che procede su due versanti: quello interpretativo (orientamento psicodinamico) e quello strutturale (statistico). La piena coincidenza dei due versanti su un determinato elemento di personalità lo rende significativo e fornisce incremento di validità del Test. Il metodo offre la possibilità di utilizzare un approccio interpretativo senza svalutare quello statistico. Durante il Congresso Rorschach di Amsterdam (1999) sono stati presentati interessanti studi sugli aspetti transferali e contro-transferali nel Test.[senza fonte]

Il metodo Exner[modifica]

Critiche e controversie L'Exner scoring system, conosciuto in lingua inglese anche come Rorschach comprehensive system (RCS),[30] è un metodo che si propone di standardizzare le valutazioni del test di Rorschach tramite metodi statistici. È stato sviluppato a partire dagli anni sessanta da John E. Exner. Nel 1969 Exner pubblicò The Rorschach Systems, una breve descrizione di quello che sarebbe poi divenuto noto come Exner scoring system, seguito tempo dopo da The Rorschach: A Comprehensive system, uno studio più completo sul suo metodo.

[modifica]

Il test di Rorschach ha ricevuto diverse critiche e la sua attendibilità è stata ed è tuttora messa in dubbio, sia da psicologi, che da organizzazioni "scettiche" come lo CSICOP. In alcuni casi il test è stato considerato una pseudoscienza[31] e sono stati fatti paralleli sulla sua esecuzione da parte degli psicologi e le tecniche di cold reading (lettura a freddo).[32]
Il test si basa sull'idea che valutazioni oggettive sullo stato psicologico dei pazienti possano essere ricavate dalle risposte all'osservazione ed interpretazione delle macchie, teoricamente senza senso, presenti sulle tavole. Alcune indagini recenti hanno anche ipotizzato che le macchie non siano interamente casuali e che i pazienti tendano a dare interpretazioni sia delle parti aventi un senso, sia di quelle "insensate" del test.[33]
Altre critiche evidenziano il fatto per cui alcune interpretazioni date dagli psicologi possano in realtà essere proiezioni di loro opinioni soggettive. Un altro caso riguarda l'eventualità che in alcuni casi il modo di interpretare le risposte da parte degli esaminatori meno esperti, per esempio la risposta reggiseno, potesse essere valutata come una risposta con valenza sessuale da parte degli psicologi maschi, mentre come "vestiario" dalle psicologhe donne.[34] Tale autoreferenzialità, tuttavia, svanirebbe se il rorschachista ha effettuato una valida preparazione e supervisione, infatti i Manuali di riferimento forniscono l'esatta e oggettiva collocazione di ogni risposta[senza fonte] o di ogni gruppo di risposte fornite in determinate aree delle macchie. Con sistemi di valutazione come quelli di Exner, Passi Tognazzo, Scuola Romana, parte di queste valutazioni soggettive verrebbero eliminate, prendendo in considerazione:
  • solo la frequenza con cui alcune risposte vengono date dalla popolazione presa ad esempio (nel caso del reggiseno, per esempio, la risposta è sempre valutata come "vestiario", a meno che non vi siano chiari riferimenti sessuali nella risposta).[33]
  • oppure il 'contesto' biografico, quello del protocollo e la ricorrenza di gruppi di risposte: un Rorschach con un numero notevole di interpretazioni sessuali commiste ad elementi di vestiario, rende pertinente la situazione della risposta 'reggiseno' in ambito 'Sex' (Pasi Tognazzo, 1994)
Sono stati posti dubbi sull'affidabilità interrater del sistema di calcolo del punteggio del test, dato che in alcuni casi le valutazioni date da due esaminatori differenti ed indipendenti erano diverse tra di loro[35]. A questo proposito, però, studi recenti (2002) che prendono in esame un elevato numero di campioni avrebbero dimostrato un buon valore di affidabilità[36].
È stato anche fatto notare che, come per molti altri strumenti psicodiagnostici, la validità del test dipende da molte condizioni di contorno, e dalla preparazione ed esecuzione dello stesso, che deve seguire delle condizioni standardizzate (sempre rispettate dai rorschachisti esperti): come il paziente e l'esaminatore sono posizionati, le eventuali spiegazioni introduttive con cui viene presentato il test, come le risposte del paziente vengono riportate, ecc; lo stesso atteggiamento dell'esaminatore nei confronti del paziente, più o meno freddo o più o meno cordiale, tende a modificare i risultati dei test.[37] Per quello che riguarda il suo metodo di interpretazione, Exner ha pubblicato nei suoi lavori, istruzioni molto dettagliate su come eseguire il test, ma alcuni studi critici[38] hanno evidenziato come in diversi casi, relativi all'uso del test in campo giudiziario, queste indicazioni non sempre venissero seguite; tale problema può comunque essere presente anche nella testistica non proiettiva.

Uso nei processi [modifica]

Il Test è spesso utilizzato, unitamente ad altri reattivi, durante i procedimenti giudiziari e, in Italia, nelle consulenze tecniche d'ufficio e di parte relative all'affidamento di minori figli di genitori in via di separazione o di divorzio. Va sottolineato che, almeno in Italia, le cosiddette Perizie (CTU) non 'scrivono' una sentenza: essa è di competenza del Magistrato dopo l'iter pescritto che prevede sempre il diritto al contraddittorio. I Consulenti del Magistrato forniscono elementi utili a illuminare la situazione che viene loro sottoposta (c.d. 'quesiti'), spetta alle figure competenti per diritto procedere ad un giudizio definitivo, quest'ultimo è fornito valutando l'intera documentazione acquisita, l'audizione delle parti, eventualmente quella (protetta) dei minori, le consulenze d'ufficio e quelle di parte.
Negli USA, ove vige, com'è noto, un sistema legale-procedurale completamente differente da quello italiano, l'uso durante i processi e a sostegno di decisioni giudiziarie (che l'ha reso estremamente popolare nell'opinione pubblica) è stato molto criticato. L'uso del test in questo ambito è enormemente cresciuto negli ultimi anni negli Stati Uniti, aumentando del 200% tra il 1996 e il 2005, rispetto ai 50 anni precedenti.[39]
Una delle critiche non è specifica sul Rorschach, ma è applicabile a tutte le valutazioni psicodiagnostiche in ambito peritale e giudiziario: i test clinici nascono, in generale, per la diagnosi di eventuali disfunzioni psicologiche. Una diagnosi errata ha come effetto una cura non efficace (o meno efficace), ma può essere successivamente rivista quando ci si rende conto del problema; al contrario invece, una diagnosi errata ma ritenuta erroneamente corretta legata ad una decisione giudiziaria, avrà conseguenze immediate e non sarà facilmente rettificabile.[40]
Il saggista Robyn Mason Dawes, psicologo, docente di psicologia ed ex-membro del comitato etico della American Psychological Association, ha così commentato l'uso dei risultati del test di Rorschach in campo legale nel suo libro Rational Choice in an Uncertain World[41]:
(EN)
« Now that I am no longer a member of the American Psychological Association Ethics Committee, I can express my personal opinion that the use of Rorschach interpretations in establishing an individual's legal status and child custody is the single most unethical practice of my colleagues. It is done, widely. Losing legal rights as a result of responding to what is presented as a "test of imagination," often in the context of "helping" violates what I believe to be a basic ethical principle in this society — that people are judged on the basis of what they do, not on the basis of what they feel, think, or mighthave a propensity to do. And being judged on an invalid assessment of such thoughts, feelings, and propensities amounts to losing one's civil rights on an essentially random basis. »
(IT)
« Ora che non sono più un membro del comitato etico dell'American Psychological Association, posso esprimere la mia opinione personale sul fatto che l'uso delle interpretazioni del [test di] Rorschach per stabilire lo stato legale di un individuo e la custodia di un bambino è la singola pratica più non-etica effettuata dai miei colleghi. È messa in atto e diffusamente. Perdere dei diritti come effetto dell'aver risposto a quello che viene presentato come un "test di immaginazione", spesso in un contesto relativo all'"aiutare", viola quello che io credo sia il principio etico di base nella società - il fatto che le persone sono giudicate sulla base di quello che fanno, non sulla base di come si sentono, pensano o possano avere una propensione a fare. Ed essere giudicati in base ad una valutazione errata di questi pensieri, sensazioni e propensioni, significa perdere i propri diritti civili su una base essenzialmente casuale. »
Riguardo alcune controverse affermazioni sul reattivo va sempre specificato che la critica del Test di Rorschach può essere effettuata solo da chi è stato formato e addestrato validamente all'uso del reattivo; spesso, infatti, si nota una certa superficialità valutativa del Test da parte di chi, pur luminare in qualche branca psicologica, non lo conosce bene o, peggio, affatto. I Rorschachisti esperti parlano di casi specifici, di errori di siglatura, di valori alterati specificandoli non certo mettono in discussione il Test che possiede il vantaggio di una sterminata mole di studi scientifici che possono supportare un'adeguata valutazione della personalità anche attraverso l'utilizzo incrociato di altri test unitamente a quello delle macchie.[senza fonte]

Curiosità [modifica]

  • Le tavole di Rorschach hanno ispirato il nome di un personaggio fumettistico della DC Comics del fumetto Watchmen il cui nome è proprio Rorschach riferito alla sua maschera.

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